Il muscolo diaframma è considerato anche come “secondo cervello”, la sua elasticità è la base per il corretto funzionamento del corpo umano
Assicura il corretto apporto d’aria ai polmoni, allargando e restringendo la gabbia toracica durante la respirazione.
Il cuore e i polmoni sono appoggiati sulla parte muscolare del diaframma, mentre inferiormente si hanno fegato, intestino, milza.
Con il suo movimento, il diaframma effettua una sorta di massaggio sui visceri, li irrora e li purifica oltre a stimolarli nelle loro funzioni (la digestione ne trae giovamento e si allevia la stitichezza).
Attraverso l’ispirazione e l’abbassamento del diaframma, si ha una dilatazione e defaticamento del cuore e al tempo stesso una dilatazione dei polmoni con ingresso più energico e rapido dell’aria.
Una corretta respirazione aiuta in generale il reflusso sanguigno e linfatico dal ventre al cuore, facilita la digestione e giova al sistema immunitario che viene rinforzato e stimolato al funzionamento.
L’innalzamento diaframmatico durante l’espirazione, crea spazio a livello addominale, in questo modo il sangue può defluire maggiormente agli arti inferiori, mentre il sangue che si trova nella parte superiore dell’addome può essere spinto al cuore con maggiore forza.
Nella fase inspiratoria invece, l’abbassamento del diaframma, facilita il deflusso del sangue dalla testa e dagli arti superiori, al cuore.
Già dalla descrizione del movimento diaframmatico durante l’inspirazione ed espirazione, si può capire come sia importante per la corretta gestione del corpo e della postura.
L’errore principale è non rispettare il respiro
L’uomo di oggi, spesso è sedentario, respira affannosamente, velocemente, portando la gabbia toracica in chiusura e rendendo deboli i polmoni che diventano così attaccabili da agenti patogeni.
Un non corretto respiro, porta inoltre a un non ottimale utilizzo diaframmatico che, perdendo elasticità, non può più stimolare i visceri.
Il diaframma, ha quindi attività respiratoria, ma è anche un importante intreccio di vie linfatiche, e ha funzione di attivazione della motilità viscerale.
Altre sue funzioni evidenti sono a livello posturale, vascolare, emotivo, metabolico.
Il diaframma è collegato da un punto di vista neurologico, al rachide cervicale (C3- C4- C5) e agli scaleni (muscoli cervicali), oltre che alla zona lombare.
Un non corretto utilizzo del diaframma, può portare a cefalee mio-tensive, tensioni muscolari a livello cervicale, dorsale e lombare.
Le alterazione posturale possono portare a fattori di rischio per ernia lombare e sovraccarico nella regione lombo sacrale, ecco perché c’è dominanza di ernie L4-L5 e L5-S1.
Si possono avere disturbi a livello di ritenzione idrica, di assimilazione delle calorie (a causa della maggiore permeabilità dell’intestino), edemi e vene varicose (causa alterata circolazione)
Varie sono le perturbazioni che possono alterare la mobilità diaframmatica e la postura, quali sedentarietà, stress eccessivo, emotività, cattive posture, iperstimolazione, cibo e farmaci, alterata respirazione.
La corretta gestione del diaframma e delle sue funzioni, è quindi importante per il corretto funzionamento del corpo umano.
Utili trattamenti manuali a livello diaframmatico per mantenere la sua elasticità e una corretta ginnastica respiratoria.