Il reflusso gastroesofageo, è caratterizzato da risalita di materiale acido dallo stomaco all’esofago.
Si manifesta con dolore dietro allo sterno, bruciore di gola e tosse stizzosa e colpisce in genere adulti tra i 30e i 50 anni (1 persona su 3 ne soffre in Italia).
Si può associare anche ad un’ernia iatale, ovvero una risalita dello stomaco nel torace attraverso il diaframma.
Gonfiore a livello addominale, digestione lenta, rigurgiti e in alcuni casi, crampi dovuti all’ iper lavoro della muscolatura dello stomaco, sono alcuni dei disturbi che si manifestano.
I soggetti descritti, tendenzialmente, gradiscono il riposo post pasto, perché la posizione distesa sul fianco, favorisce lo svuotamento gastrico.
Una delle principali cause di questi disturbi, è l’abbassamento del diaframma con conseguente aumento, in inspirazione, della pressione intra addominale.
Si evidenziano quindi rigurgiti gassosi o alimentari, singhiozzo, aria nello stomaco o nell’intestino dovuto ad una stasi circolatoria a livello della cavità addominale secondariamente al blocco diaframmatico.
Il diaframma e il suo corretto utilizzo, risultano quindi molto importanti per prevenire queste problematiche e/o gestirle.
Il diaframma è come un direttore d’orchestra, in quanto si trova al centro di tutte le catene muscolari che attraversano il corpo umano.
Collega la zona toracica a quella addominale, ha contatti e quindi influenze su polmoni, cuore, fegato, intestino, stomaco, pancreas, reni, colon.
Durante l’inspirazione il diaframma si abbassa e durante l’espirazione il diaframma si alza, effettuando così un massaggio sui visceri ed aiutandoli a svolgere le loro funzioni fisiologiche.
Per una corretta prevenzione e/o gestione, è quindi importante utilizzare al meglio il muscolo diaframma con esercizi respiratori e di allungamento, abbinati ad una corretta alimentazione priva i cibi irritanti l’apparato gastrico e a trattamenti manuali osteopatici.